La foto è stata scattata a Ohmadyt, l’ospedale pediatrico di Kyev, in Ucraina, che ha dovuto trasferire i suoi piccoli pazienti, anche quelli oncologici, nel sotterranei per proteggerli dalle bombe. Ma un sotterraneo non può essere come un reparto dove ci sono attrezzature e spazi consoni per la chemioterapia. Diversi bambini sono arrivati in Italia per poter continuare i loro cicli di chemioterapia. Ce ne sono a Milano e a Roma.
L’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) della Regione Lombardia, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e la Asst Sette Laghi di Varese hanno preso in carico i primi 11 pazienti provenienti da Kiev […].