La telemedicina è sempre più centrale nella sanità del futuro. Il Pnrr 2024 sottolinea il suo potenziale innovativo per un sistema sanitario italiano più efficiente, equo e accessibile a tutti i cittadini. Paolo Petralia, vicepresidente vicario di Fiaso, spiega l’impatto del PNRR nel 2024 in questo settore in rapida evoluzione grazie all’innovazione digitale
di Mirella Castigli
La telemedicina, un settore in rapida evoluzione grazie all’impulso dell’innovazione digitale, assume una posizione sempre più centrale negli scenari della sanità del futuro. A sottolineare la sua progressiva diffusione e il potenziale innovativo, al fine di migliorare i servizi sanitari, è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il 2024.
Questo strumento strategico, infatti, pone la telemedicina tra i pilastri fondamentali per rinnovare l’intero sistema sanitario italiano, puntando a un uso sempre più esteso e consapevole delle tecnologie digitali al fine di garantire cure di qualità e accessibili a tutti i cittadini.
“Le strutture territoriali previste dal Pnrr, case e ospedali di comunità, e centrali operative territoriali (COT), così come la digitalizzazione“, commenta Paolo Petralia, vicepresidente vicario di FIASO (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), “sono una straordinaria opportunità per trasformare i servizi che mettiamo a disposizione dei cittadini, porre in discussione una volta per tutte le logiche prestazionali, ripensare i modelli di presa in cura e puntare con decisione sulla medicina di iniziativa, sulla integrazione dei percorsi e sulla appropriatezza“.