Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 29/11/2022
La rilevazione N. 49 sui ricoverati per COVID-19 del 29/11/2022 include 18 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.
I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 29/11/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:
Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree
Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.
Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 18 ospedali
Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 755, aumentati del 19,5% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.
A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali
Totale 242 (33,6% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 39,3% Maschi 60,7%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 71,9% | 76,6 | 90,2% |
Non vaccinati | 28,1% | 74,7 | 75,0% |
Vaccinati da più di 180 giorni 79,3%
A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali
Totale 478 (66,4% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 49,4% Maschi 50,6%
% sul totale | Età media pond. | |
Vaccinati | 86% | 76,0 |
Non vaccinati | 14% | 70,3 |
Vaccinati da oltre 180 giorni 75,9%
B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 18 ospedali
Totale 19 (54,3% dei ricoverati in area TI COVID)
Femmine 8 Maschi 11
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 13/19 (68,4%) | 74,2 | 100% |
Non vaccinati | 6/19 (31,6%) | 60,4 | 100% |
Vaccinati da più di 180 giorni 11/13
B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 18 ospedali
Totale 16 (45,7% dei ricoverati in area TI COVID)
Femmine 8 Maschi 8
% sul totale | Età media pond. | |
Vaccinati | 15/16 | 74,8 |
Non vaccinati | 1/16 | 84,0 |
Vaccinati da più di 180 giorni 12/15
Commento e Interpretazione dei dati
I ricoverati con infezione da SARS-COV2 questa settimana fanno registrare un nuovo aumento (+19,5%) rispetto alla settimana scorsa. La crescita dei ricoveri è decisamente più evidente per i soggetti in ordinario CON COVID fra cui si registra un aumento del 22,9%, mentre per i PER COVID in ordinario l’aumento è più contenuto (+14,7%), della stessa ampiezza di quello della settimana passata.
I CON COVID rappresentano il 66,4% dei ricoverati in ordinario in area COVID.
Nelle terapie intensive la crescita è molto limitata: un caso in più fra i PER COVID, dove i vaccinati sono diminuiti da 14 a 13 e due casi in più fra i CON COVID.
Le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati PER COVID in ordinario si avvicinano con una differenza di due anni, mentre nei CON COVID e nelle intensive la differenza è più ampia.
La percentuale di donne in ordinario resta al di sotto del 40%. Anche nelle intensive le ricoverate PER COVID permangono in minoranza.
Sembra peggiorare l’andamento dei ricoveri per i non vaccinati che salgono oltre il 28% in ordinario e sopra il 30% nelle intensive. In quest’ultimo reparto inoltre è da notare la notevole differenza di età fra vaccinati e non vaccinati la cui età media è decisamente giovane (60 anni circa).
Non è di certo una novità l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità, che nelle intensive arriva al 100% sia tra i vaccinati che fra i non vaccinati, mentre la proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi non accenna a diminuire.
Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.
- I ricoveri per infezione da SARS COV-2 negli adulti continuano ad aumentare. Riguardo ai PER COVID si può affermare che la crescita è contenuta, mentre il trend in aumento per i CON COVID è più consistente. La maggiore circolazione del virus sembra causare quadri patologici di gravità limitata. Nelle intensive appare stabile il livello di occupazione dei posti letto con un numero di ricoverati limitato. Con il passare del tempo si rinforza l’ipotesi di una crescita moderata dei quadri di maggiore impegno a fronte di un aumento più consistente delle infezioni.
- Le proporzioni di non vaccinati sia in ordinario che in intensiva sembrano alzarsi. E’ possibile che la crescente copertura vaccinale stia generando una riduzione proporzionale dei vaccinati rispetto ai non vaccinati fra i ricoverati.
- La proporzione dei ricoverati vaccinati da oltre 180 giorni rimane stabile e testimonia lo scarso ricorso alla quarta dose. Questo rappresenta un problema per i soggetti con comorbidità, la cui presenza fra i ricoverati è massiccia. La non corretta tempistica delle vaccinazioni sembra un importante determinante dei ricoveri.
- La diminuzione che si osserva nelle classi di età pediatriche, il cui andamento sembra seguire una logica altalenante con una base di ricoveri bassa, sembra confortare l’ipotesi che, se esiste una crescita, è decisamente moderata, specie in queste classi di età. Tuttavia occorre rilevare che per la prima volta da tempo abbiamo tre casi di bambini piccoli in intensiva PER COVID.
Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:
- Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
- L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
- I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
- L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.
C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali
Complessivamente sono 22 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, inclusi tre casi in terapia intensiva PER COVID. Nessun caso di MIS-C è stato riportato. C’è una diminuzione di cinque ricoverati rispetto alla scorsa rilevazione, con un aumento delle intensive.
I PER COVID in ordinario sono dieci, cinque in meno rispetto alla settimana passata. Le femmine sono quattro. Nella classe 0-4 anni ci sono otto ricoverati di cui cinque sotto i sei mesi. Inoltre ci sono due bambini della classe 12 – 18 anni.
Due dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.
Non sono riportati casi di MIS-C.
I ricoverati pediatrici CON COVID sono nove, due in meno della settimana precedente. Cinque sono nella classe 0-4, uno dei quali con meno di sei mesi, troviamo poi due soggetti nella classe 5-11 e due fra i 12 e 18 anni.
Tre bambini sotto i sei mesi sono ricoverati PER COVID in terapia intensiva, reparto in cui non troviamo alcun caso CON COVID.
Questa rilevazione mostra una diminuzione dei ricoverati in età pediatrica. Tuttavia questa settimana osserviamo tre bambini molto piccoli in rianimazione PER COVID, mentre da diverse settimane tale reparto era privo di pazienti PER COVID o al massimo con un bambino ricoverato.