Report Ospedali sentinella – 23 novembre 2021

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 23/11/2021

La seconda rilevazione sui ricoverati per COVID-19 del 23/11/2021 è stata effettuata con la partecipazione di 22 ospedali sentinella. Ai sedici nosocomi inclusi nella prima rilevazione si sono aggiunti quattro ospedali pediatrici e due generalisti. Questi ultimi due non hanno inviato i dati in tempo utile quindi le elaborazioni riguardano 20 ospedali. I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 23/11/2021 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) incluse le terapie intensive – 16 ospedali

Totale 706. Con la seguente distribuzione:

Femmine 42% – Maschi 58%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati48%74,291%
Non vaccinati52%62,072%

Si osserva una prevalenza di non vaccinati fra i ricoverati e di età notevolmente più giovane.

Si conferma il maggior numero di maschi fra i ricoverati. Occorre notare che gli ospedali pediatrici hanno fornito dati anche sugli adulti ricoverati per covid, si tratta in massima parte di mamme di giovane età. È stato suggerito di fare un focus speciale sulle gravide e le puerpere, i dati sembrano supportarne l’opportunità.

Ricoverati in terapia intensiva adulti (età 18 e oltre) – 16 ospedali 

Totale 89 (12,6% dei ricoverati per COVID)

Femmine 28%   Maschi 72%

 % sul totaleEtà media pond.Range di etàComorbidità
Vaccinati34%68,336 – 9170%
Non vaccinati66%62,630 – 8962%

In terapia intensiva si accentuano le differenze fra maschi e femmine e anche fra vaccinati e non vaccinati, da notare anche il peso delle comorbidità particolarmente alto fra i vaccinati, ma comunque presente anche fra i non vaccinati, dato che indica la necessità di porre grande attenzione per i fragili (da ritenere prioritari per le vaccinazioni, prima, seconda o terza dose che sia, ma anche per le normali misure preventive).

Inoltre è di rilievo osservare che fra i 30 vaccinati in terapia intensiva si contano 17 soggetti che si erano sottoposti alla seconda vaccinazione da meno di sei mesi. Questo dato è in linea anche con quanto indicato dall’ISS ovvero di anticipare la terza dose di vaccino dopo il quinto mese.

Va rilevato che troviamo in terapia intensiva anche tre soggetti con terza dose di vaccino

Confronto settimana 23 novembre vs settimana 16 novembre

Per confrontare l’andamento della prevalenza dei ricoveri a distanza di una settimana si sono considerati unicamente i 16 ospedali che hanno contribuito ad entrambe le rilevazioni.

I reparti considerati hanno questa settimana 72 pazienti in più, pari all’11,5% di crescita delle presenze. Occorre notare che la crescita maggiore è fra i vaccinati 21,2% in più, mentre i non vaccinati crescono del 3,7%. Se da una parte questo dato sottolinea l’importanza della terza dose per le persone più avanti con gli anni e non solo, dall’altra questo differenziale di crescita fra vaccinati e non è giustificata anche dai differenti denominatori delle due popolazioni. Ovvero nel momento in cui l’epidemia cresce è ovvio che la crescita maggiore sia nel gruppo più numeroso.

Per i ricoverati in terapia intensiva abbiamo piccolissimi scostamenti dalla settimana precedente ed è più appropriato osservare i numeri assoluti in quanto le percentuali possono essere fuorvianti. Si contano 7 pazienti vaccinati in più (5 dei quali con comorbidità) e 5 non vaccinati in meno. Non si riscontrano differenze di rilievo per le altre variabili rilevate. Complessivamente si può parlare di un dato stabile

Ricoveri pediatrici

Tutti gli ospedali hanno segnalato il numero di pazienti di età < 18 anni ricoverati.

Totale pazienti <18 anni ricoverati comprese le terapie intensive: 16

Femmine: 6 – Maschi: 10. Anche fra i ricoveri pediatrici si registra una prevalenza dei maschi.

Età media ponderata 3,5 anni. Questo dato non è comunque molto indicativo della distribuzione di tale variabile un ospedale aveva una media di 10 anni, uno di 1 e uno di 3. 

Due ragazzi avevano un’età >11 anni entrambi non vaccinati

Per indagare sul livello di protezione dei bambini < 12 anni si è scelto di raccogliere la presenza di almeno un genitore vaccinato. Si sono contati 9 bambini in questa condizione e 7 con genitori non vaccinati.

5 pazienti avevano comorbidità rilevanti 2 di essi classificati come protetti (ovvero in una di queste due condizioni: >11 anni vaccinati o < 12 anni con un genitore vaccinato).

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