Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 21/12/2021
La sesta rilevazione sui ricoverati per COVID-19 del 21/12/2021 include 21 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.
I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 21/12/2021 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
Questa settimana il confronto temporale si esegue su tutti i 21 ospedali partecipanti.
Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 21 ospedali
Complessivamente i pazienti ricoverati sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 1301 con la seguente distribuzione:
A) Pazienti ricoverati nei reparti COVID incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 21 ospedali
Totale 1140
Femmine 40% Maschi 60%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 47% | 73,7 | 73% |
Non vaccinati | 53% | 63,7 | 50% |
B) Pazienti ricoverati in terapia intensiva – 21 ospedali
Totale 161 (12.4% dei ricoverati per COVID)
Femmine 35% Maschi 65%
% sul totale | Età media pond. | Range di età | Comorbidità | |
Vaccinati | 28% | 69,0 | 37 – 85 | 66% |
Non vaccinati | 72% | 61,1 | 21 – 89 | 51% |
Commento e Interpretazione dei dati
La rilevazione sui pazienti adulti conferma una prevalenza di soggetti di sesso maschile fra i ricoverati, che è accentuata rispetto alla settimana scorsa ed è ancora più netta nelle terapie intensive.
Aumenta la proporzione di non vaccinati nei ricoveri ordinari (53%) con una crescita maggiore rispetto ai vaccinati, si conferma una netta differenza di età fra vaccinati e non, questi ultimi hanno in media 10 anni di meno. Sono anche maggiori le comorbidità fra i vaccinati (73%), fra i non vaccinati tali condizioni sono presenti nel 50% dei ricoverati.
Nelle terapie intensive continuano ad essere estremamente diverse le proporzioni fra vaccinati e non, questi ultimi hanno una presenza nettamente superiore (circa il 70%) e un’età più giovane nonché un minor numero di comorbidità. Anche iI range di età nei due gruppi è diverso, molto esteso fra i non vaccinati (da 21 a 89 anni) mentre fra i vaccinati il valore minimo è più alto, prossimo ai 40 anni.
Fra i vaccinati ricoverati nelle intensive occorre rilevare che tre persone avevano ultimato la vaccinazione fra uno e tre mesi mentre la maggior parte si era sottoposta all’ultima dose da più di 6 mesi (16) o fra 4 a 6 mesi (28). Quest’ultimo dato suscita una riflessione in quanto per il maggior numero dei vaccinati in intensiva l’ultima vaccinazione è avvenuta entro i sei mesi precedenti la malattia. I dati però sembrano confermare una buona copertura del vaccino nei primi tre mesi,
Trend
Confronto sui 21 ospedali – Rilevazione 21/12 vs 14/12
Gli scostamenti settimanali sono calcolati sui 21 ospedali generalisti
Per gli adulti si conferma la crescita del numero dei ricoverati rispetto alla settimana precedente.
La crescita sembra rallentare nel corso delle settimane: dal 10%, del 7/12 all’8% del 14/12 al 6,8% di questa settimana. La crescita sembra riguardare solo i non vaccinati (+14%) mentre i vaccinati sono in leggero calo.
Anche la crescita nei reparti intensivi è piuttosto limitata (5%) in netto calo rispetto alla crescita consistente registrata la settimana precedente (19%).
Sono stabili i dati sulle età dei due gruppi di interesse, mentre si rileva una diminuzione delle comorbidità fra i vaccinati in terapia intensiva.
Ricoveri pediatrici – 7 ospedali
Sono 45 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati per COVID di cui solo uno in terapia intensiva, con una prevalenza di maschi.
La maggior parte (32) appartiene alla classe di età fra 0 e 4 anni.
5 sono i bambini fra 5 e 11 anni, 8 fra 12 e 18 anni, nessuno di quest’ultima classe di età risulta vaccinato. 15 dei bambini in età non vaccinabile (sotto i 12 anni) avevano entrambi i genitori non vaccinati.
7 bambini avevano comorbidità rilevanti, mentre per la prima volta da quando è iniziata la rilevazione nei reparti pediatrici compaiono quadri di MIS-C (quattro casi).
Il numero dei ricoveri continua ad essere limitato, tuttavia si osserva un’accelerazione nella crescita dei casi, fino a questa settimana molto contenuta, mentre alla rilevazione odierna si osserva un raddoppio.
Tale crescita è limitata ai ricoveri ordinari e non riguarda le terapie intensive.
L’età media (3,9 anni) si è leggermente abbassata rispetto alle precedenti rilevazioni, anche a causa del forte aumento dei casi nella classe di età più giovane (0 – 4 anni) che raddoppiano rispetto alla scorsa settimana.