Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 17/1/2023
La rilevazione N. 56 sui ricoverati per COVID-19 del 17/1/2023 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. La ASM di Matera non ha inviato i dati.
I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 17/1/2023 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:
Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree
Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.
Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali
Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 523, diminuiti del 18,9% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.
A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali
Totale 185 (37,2% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 35,7% Maschi 64,3%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 84,9% | 76,9 | 91,7% |
Non vaccinati | 15,1% | 76,1 | 82,1% |
Vaccinati da più di 180 giorni 75,2%
A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali
Totale 313 (62,8% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 45% Maschi 55%
% sul totale | Età media pond. | |
Vaccinati | 85,0% | 77,8 |
Non vaccinati | 15,0% | 74,6 |
Vaccinati da oltre 180 giorni 70,3%
B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali
Totale 18 (72% dei ricoverati in area TI COVID)
Femmine 5 Maschi 13
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 14/18 (77,8%) | 69,3 | 100% |
Non vaccinati | 4/18 (22,2%) | 65,2 | 100% |
Vaccinati da più di 180 giorni 13/14
B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali
Totale 7 (28% dei ricoverati in area TI COVID)
Femmine 1 Maschi 6
% sul totale | Età media pond. | |
Vaccinati | 6/7 | 71,1 |
Non vaccinati | 1/7 | 72,0 |
Vaccinati da più di 180 giorni 4/6
Commento e Interpretazione dei dati
Il totale dei ricoverati per infezione da SARS COV-2 questa settimana fa registrare un calo più netto rispetto alle precedenti rilevazioni (-18,9%). Per i ricoverati in ordinario PER COVID la decrescita è del 24,2%, mentre per i CON COVID il calo è meno sensibile ed in linea con quello registrato la settimana precedente (- 12,1%). Si riduce la proporzione dei ricoverati PER COVID rispetto ai CON COVID scendendo dal 41% al 37,2%, si inverte quindi la tendenza delle ultime rilevazioni che vedeva in crescita la percentuale dei PER COVID.
I ricoverati PER COVID in intensiva diminuiscono di dodici unità (-40%) mentre i CON COVID si dimezzano (da 15 a 7 ricoverati).
Le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati PER COVID in ordinario si equivalgono, nei CON COVID le età medie permangono più alte fra i vaccinati di circa tre anni. Fra i ricoverati in intensiva PER COVID troviamo un’età media di circa quattro anni maggiore fra i vaccinati, nei CON COVID le età medie sostanzialmente si equivalgono.
La percentuale di donne in ordinario scende ancora (35,7%). Nelle intensive la crescita proporzionale delle donne segnalata la settimana scorsa fra i PER COVID si è arrestata e in tali reparti le donne sono di nuovo una netta minoranza. Fra i CON COVID si segnala una sola donna in terapia intensiva.
La proporzione dei ricoveri dei non vaccinati fra i ricoverati in ordinario alla rilevazione odierna si attesta intorno al 15%, leggermente maggiore della scorsa settimana, ma nelle intensive resta alta (22,2%).
Si segnala, come sempre, l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità che nelle intensive sono il 100%. La proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi fra i PER COVID è leggermente scesa (75%in ordinario, 4 su 6 nelle intensive).
Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.
- I ricoveri per infezione da SARS COV-2 negli adulti segnano questa settimana una discesa molto netta che riguarda in misura maggiore i PER COVID. Sembra confermata una minor circolazione del virus che questa settimana si riflette in modo importante sui ricoveri PER COVID. Questi iniziano a calare in modo più netto rispetto a quanto osservato precedentemente quando, a fronte di una continua diminuzione dei ricoverati CON COVID, si osservava prima un leggero aumento, poi una stabilità e solo da ultimo un leggero calo di tale tipologia di pazienti.
- L’alta percentuale di non vaccinati in intensiva appare costante. La crescente copertura vaccinale continua a tenere ridotta la proporzione dei ricoveri dei vaccinati rispetto ai non vaccinati, il fenomeno è evidente ormai da settimane nelle terapie intensive. I problemi più rilevanti restano imperniati sui soggetti con comorbidità, la cui presenza nelle intensive raggiunge di nuovo il 100%. La non corretta tempistica delle vaccinazioni soprattutto per questi soggetti è un importante determinante dei ricoveri. Questa resta l’indicazione maggiormente sostenuta dai dati della rilevazione di FIASO: occorre vaccinare regolarmente e con i tempi giusti i soggetti anziani e in modo assoluto quelli con patologie importanti in corso. Questo è fondamentale per riuscire a cambiare l’aspetto attuale dell’epidemia.
- Si registra stabilmente un’età media più bassa nelle terapie intensive rispetto ai ricoverati in ordinario. Le cause possono essere molteplici, comunque è un dato da approfondire.
- Le classi di età pediatriche continuano a caratterizzarsi per una sostanziale stabilità e per l’assenza di casi nelle intensive. I PER COVID sono in netta maggioranza rispetto ai CON COVID. I ricoveri riguardano quasi esclusivamente soggetti al di sotto dei quattro anni.
Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:
- Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
- L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
- I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
- L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.
C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali
Complessivamente sono 14 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, nessuno è ricoverato in intensiva e non sono segnalati soggetti con MIS-C. C’è un ricoverato in meno della scorsa rilevazione.
I PER COVID in ordinario sono dodici, uno in meno rispetto alla settimana passata. Una sola femmina. Undici bambini sono della classe 0-4 anni di cui otto sotto i sei mesi, uno della classe 12-18, nessuno nella classe 5-11 anni.
Tre dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.
Non sono riportati casi di MIS-C.
I ricoverati pediatrici CON COVID sono due, come la settimana precedente. Entrambi sono fra 0 e 4 anni, uno dei due ha meno di sei mesi.
Non si segnalano casi in terapia intensiva né PER COVID né CON COVID.
Questa rilevazione mostra una sostanziale stabilità dei ricoveri, permane la presenza quasi esclusiva dei bambini di più giovane età.