L’emergenza. Crescono medici e infermieri affittati dalle cooperative per coprire i turni, ma il costo per gli ospedali arriva al triplo di un assunto
di Marzio Bartoloni, Barbara Gobbi
Guadagnano da 100 a 140 l’ora e cioè almeno il doppio se non il triplo di un medico arruolato a tutti gli effetti in un ospedale del Servizio Sanitario nazionale. E, se vogliono, lavorano la metà, alleggeriti da vincoli burocratici e lacci e lacciuoli contrattuali. È l’esercito in crescita di medici e infermieri “a gettone”: almeno 20mila professionisti, ma forse di più, di fatto funamboli tra la libera professione pura e le quattro mura di un ambulatorio. L’ultima tendenza di un Ssn che – dopo la ribalta cui l’ha portato l’emergenza Covid – si trova di nuovo col fiato corto.
[…] Quello che colpisce di questa corsa ai gettonisti è infatti proprio l’aspetto economico: “Per un’azienda sanitaria il personale delle cooperative costa il doppio di quello strutturato e spesso, inoltre, è necessario fare uno sforzo di formazione per inserirlo nelle dinamiche dei reparti – afferma Giovanni Migliore, presidente Fiaso, la Federazione aziende sanitarie e ospedaliere -. Dai dati preliminari di una nostra indagine ancora in corso emerge che nel 2020 il costo orario medio minimo per il personale strutturato era di 48,71 euro mentre oggi è di 49,45 euro. Per il personale medico delle cooperative invece si è passati da 61,72 euro nel 2020 agli attuali 99,26 euro l’ora, che possono arrivare fino a un costo massimo di 140 euro […].