L’Azienda ospedaliera di Perugia apripista per la terapia genica per l’anemia falciforme
“Grazie al nostro Servizio sanitario nazionale siamo in grado di garantire cure anche molto innovative e costose a chi ne ha bisogno, una sfida di sostenibilità, che non è una spesa, ma un investimento di salute pubblica per il futuro. La terapia avanzata di editing genomico, ancora non approvata in Italia, per la cura dell’anemia falciforme apre uno scenario di cura realmente promettente per i pazienti affetti da questa patologia rara, ma in costante aumento, che finora hanno avuto come unico orizzonte terapeutico il trapianto di midollo. Per questo è importante valorizzare il percorso di accreditamento portato avanti dall’Azienda ospedaliera di Perugia, che fa così da apripista per altri ospedali italiani. Dobbiamo guardare avanti con fiducia verso tutti quei trattamenti innovativi, che possono veramente cambiare il paradigma di cura per malattie importanti e croniche, con una riduzione di ospedalizzazioni e trattamenti e un reale miglioramento della qualità di vita dei pazienti”. Lo ha detto Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, intervenendo all’evento di presentazione del programma di terapia genica portato avanti dall’Ao di Perugia che si è svolto al Senato, nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, su iniziativa del senatore Francesco Zaffini (Fdi), presidente della Commissione Affari sociali e Sanità.