Siamo davvero alla vigilia di una svolta nella organizzazione della assistenza territoriale e delle relazioni tra questa ed altre aree del SSN? La pandemia ha costretto il SSN a mettere in discussione i suoi modelli organizzativi, a superare inerzie storiche e rigidità burocratiche. Il territorio è stato l’epicentro di questo sommovimento e le Aziende sanitarie hanno sperimentato in questa area la gran parte della innovazione che hanno messo in campo per trovare soluzioni alla difficile congiuntura, guardando oltre l’emergenza. Un patrimonio di esperienze che rappresenta un repertorio di potenziali modelli organizzativi intorno ai quali costruire una assistenza territoriale maggiormente in grado di garantire risposte efficaci ed efficienti alla domanda di presa in carico e di continuità delle cure e scongiurare malaugurati ritorni al passato. Ma non ci sono automatismi che garantiscano tutta l’innovazione necessaria quando la pandemia sarà finalmente alle nostre spalle. Ragion di più per alimentare e tenere vivo il dibattito sul tema.
Ne abbiamo discusso nel corso del secondo appuntamento di FIASO al Forum Risk Management, dal titolo Territorio a una svolta? Verso un position paper FIASO, con Annamaria Parente, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Valerio Fabio Alberti, già Presidente FIASO, Francesco Longo, docente dell’Università Bocconi e con i Dg di Ats Pavia, Asl Roma 2, AReSS Puglia, ASU Gi Trieste e ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.