Il cordoglio della Federazione, Migliore: “Se ne va un amico leale, un manager brillante e dalla grande umanità. Immensa gratitudine per il patrimonio di conoscenza che ci ha lasciato”
Si è spento nella notte Francesco Ripa di Meana, 72 anni, manager e medico, per tre volte Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso).
“Siamo profondamente colpiti dalla notizia della scomparsa di Francesco Ripa di Meana, amico leale, manager brillante e appassionato, che si è distinto per la sua competenza, la sua concretezza e la sua grande umanità – dichiara Giovanni Migliore, Presidente di Fiaso -. È stato un importante punto di riferimento per la sanità pubblica, e noi non possiamo che esprimere la nostra immensa gratitudine per il patrimonio di conoscenza e di esperienza che ci ha lasciato: la sua passione per il lavoro, per la scoperta, la sua apertura alla condivisione, sono per noi una fonte di ispirazione. Ci stringiamo al dolore della famiglia”.
Francesco Ripa di Meana, medico specializzato nella medicina del lavoro e manager, è stato direttore generale di diverse Aziende sanitarie e ospedaliere del Paese, come la Asl di Viterbo (1997-2002), l’Azienda Usl di Piacenza (2002-2008), l’Azienda Usl di Bologna (2008-2015), l’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (2015-2016), gli IFO Istituto Regina Elena-Istituto San Gallicano (2016-2021).
A cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta ha lavorato come medico in Mozambico e come project manager in campo sanitario per la Cooperazione italiana in Brasile.
È stato Presidente di Fiaso dal 2006 al 2009, dal 2014 al 2017 e poi ancora dal 2018 al 2021, orientando la Federazione alla promozione della cultura manageriale nel Paese, mettendo a disposizione del Ssn la ricca e articolata esperienza delle Aziende su temi quali la governance, la sostenibilità dei servizi territoriali e la formazione manageriale dell’alta dirigenza.
Nel 2018 è stato promotore della prima Convention del management della sanità organizzata per il ventennale della Federazione, durante la quale aveva rivendicato il ruolo delle Aziende sanitarie a garanzia del diritto alla salute.