L’intervento del presidente Migliore a Bari all’evento sulla promozione del Fascicolo sanitario elettronico promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale
“Poter condividere le informazioni sanitarie in modo semplice, sempre e dovunque, è una condizione necessaria per abbattere le diseguaglianze di accesso ai servizi sanitari e per garantire ai cittadini la cura più adeguata al momento giusto, in base alle reali necessità cliniche. Per queste ragioni il nuovo fascicolo sanitario elettronico, su cui il Governo sta investendo con determinazione, oltre ad essere il presupposto per un servizio sanitario moderno e all’avanguardia, ci aiuta ad evitare sprechi e inefficienze ed è indispensabile per garantire sostenibilità al nostro servizio sanitario nazionale”. Così il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, all’incontro in corso nelle sale del Castello Svevo a Bari su “L’innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale: il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la Sanità“, promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della Salute.
“Occorre assicurare ad una popolazione sempre più anziana interventi sociosanitari efficaci – aggiunge Migliore – attraverso la completa interoperabilità tra le infrastrutture che stiamo sviluppando. Penso ad esempio all’integrazione del fascicolo sanitario elettronico con i sistemi di gestione delle Centrali Operative Territoriali (COT). Che è ovviamente cruciale per monitorare le condizioni di salute individuali e per poter scegliere il setting più assistenziale, ma alla stessa maniera ci offre anche la maniera per effettuare le valutazioni epidemiologiche utili a misurare l’efficacia complessiva delle politiche sanitarie sulla popolazione”.
“Parliamo di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico. L’obiettivo è creare un ecosistema dove tutti i dati sanitari siano messi a sistema e utilizzati per migliorare le decisioni cliniche e strategiche. La digitalizzazione e l’interoperabilità, come parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), non vanno considerate solo come un’opportunità tecnologica, ma come una necessità per un governo clinico moderno ed efficiente”, conclude Migliore.