Migliore (Fiaso): “In rianimazione ancora malati e fragili no vax: inammissibile dopo un anno e mezzo di campagna vaccinale”
Continua la riduzione dei pazienti Covid negli ospedali: in una settimana il numero dei ricoverati è sceso complessivamente del 7,5%. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Nella settimana 3-10 maggio, oggetto dell’ultimo monitoraggio, è stata registrata una diminuzione dei ricoveri maggiore rispetto alla settimana precedente, 26 aprile-3 maggio, quando la riduzione si era attestata al 5,7%.
In particolare si sono ridotti in maniera netta, -9%, i ricoverati Covid nei reparti ordinari. Di segno opposto la situazione in terapia intensiva dove sono aumentati di 11 unità i pazienti. Il piccolo balzo di cifre nelle rianimazioni può, tuttavia, essere spiegato con il picco in controtendenza rilevato 15 giorni fa, subito dopo Pasqua: quell’incremento di pazienti registrato allora nei reparti ordinari ha portato fisiologicamente con l’aggravarsi di alcuni casi, a distanza di due settimane, all’aumento oggi nelle terapie intensive.
Da sottolineare, inoltre, come il 42% dei pazienti, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, sia ricoverato Per Covid, con i sintomi respiratori e polmonari. Si tratta per due terzi dei casi di soggetti non vaccinati oppure senza booster sui quali il virus continua ad avere conseguenze gravi.
In particolare i no vax in terapia intensiva, pari al 20%, hanno un’età media di 74 anni e sono al 100% affetti da altre patologie: proprio quei soggetti fragili, per comorbidità e per età, avrebbero dovuto fare per primi sia il ciclo primario di vaccinazione contro il Covid sia il booster.
“La curva dei ricoveri Covid continua a scendere e l’arrivo di temperature più alte sicuramente ci aiuterà. Ma non possiamo permetterci distrazioni. Dall’analisi dei dati dei pazienti ricoverati emerge come ci sia ancora una certa quota di anziani e fragili non vaccinati che finiscono in rianimazione: questo, a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della campagna vaccinale, è inammissibile – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Dobbiamo avere fiducia nei vaccini che proteggono molto bene dalla malattia grave. L’utilità della quarta dose è sottovalutata, invece occorre ribadire, come ha detto nei giorni scorsi il Ministro della Salute, l’importanza di aderire al booster per gli over 80 e per i malati: il piccolo aumento registrato oggi nelle rianimazioni ci dice che si continua ancora a morire di Covid; con le vaccinazioni e con la quarta dose booster, invece, i più fragili possono essere protetti”.
Focus pazienti pediatrici
Migliora nettamente la situazione anche per i ricoveri pediatrici. Nella rilevazione del 10 maggio nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete sentinella Fiaso si osserva una riduzione dei pazienti Covid pari al 26,5%. I bambini fino a 4 anni sono ancora la maggioranza dei ricoverati ovvero il 50% dei pazienti (il 23% ha tra 0 e 6 mesi); tra 5 e 11 anni il 34% dei ricoverati mentre il 16% ha tra 12 e 18 anni.