Stabili le terapie intensive con il 30% dei pazienti ricoverati ancora non vaccinati e con una media di età di 70 anni
Il presidente Fiaso, Giovanni Migliore: “Non sottostimiamo il rischio della nuova circolazione virale in Cina. Serve uno sforzo dei medici di famiglia per richiamare la vaccinazione dei pazienti anziani e fragili”
Calano ancora i ricoveri Covid: -9,6% nell’ultima settimana. Si conferma il segno negativo nella curva dei ricoveri che già la scorsa settimana aveva fatto segnare -9,8%, dopo la crescita costante registrata tra il 22 novembre e il 13 dicembre.
È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere del 27 dicembre. Stabile il dato delle terapie intensive in cui cresce al 30% la percentuale di soggetti non vaccinati (erano il 18% nella precedente rilevazione), con un’età media di 71 anni.
Analizzando il dato complessivo il 35% dei pazienti è ricoverato Per Covid, ovvero perché ha sviluppato la malattia da Covid con insufficienza respiratoria o polmonite. E più del 80% di questi pazienti ricoverati per Covid non ha ricevuto la prevista dose di richiamo negli ultimi 180 giorni, nonostante si tratti di soggetti di età superiore a 70 anni e con fragilità.
Nei reparti ospedalieri il 65% dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 rientra nella categoria Con Covid, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. Un andamento che si mantiene costante nelle ultime settimane. Il 70% di questi pazienti Con Covid è ricoverato in “bolle”, ovvero stanze di isolamento individuate nei reparti ospedalieri per chi è positivo ma deve curare principalmente altre patologie.
“Nonostante il calo registrato anche questa settimana, non va sottostimato il rischio dovuto ad una nuova circolazione virale proveniente da paesi stranieri che stanno registrando un preoccupante incremento del numero dei contagi, come la Cina, che potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuove varianti virali magari potenzialmente più pericolose”, commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.
“Bisogna insistere per vaccinare i pazienti anziani e fragili. L’adesione al richiamo contro il Covid e alla vaccinazione antinfluenzale è ancora bassa – aggiunge Migliore -. Uno sforzo deve essere fatto dai medici di famiglia per far sì che chi ne ha bisogno sia protetto contro le patologie respiratorie che in questi giorni di festa possono costituire un rischio per la salute. Per questo motivo raccomandiamo ancora per over 60 e soggetti con fragilità l’uso della mascherina. È molto importante arginare le complicanze gravi che potrebbero portare ad un nuovo stress delle nostre strutture ospedaliere nelle prossime settimane”, conclude Migliore.
Focus pazienti pediatrici
In calo del 24% il numero dei pazienti minori di 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso. Un solo paziente in terapia intensiva Con Covid nella fascia di età tra 0-6 mesi. Il 69% dei pazienti pediatrici con infezione da Sars-Cov-2 è di età compresa tra 0 e 4 anni.