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Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie
Il concetto di salute organizzativa suggerisce che le organizzazioni possano contribuire o meno al benessere e influire direttamente sullo stato di salute dell’intero sistema, attraverso la definizione dei contenuti del lavoro e l’adozione di alcune pratiche organizzative e relazionali. Allo stesso tempo, i lavoratori possono ampiamente contribuire al successo della loro organizzazione a patto che si creino le condizioni per la loro sicurezza, per il soddisfacimento dei bisogni di significato e di riconoscimento, per la considerazione delle esigenze di apprendimento, informazione ed equità. Quando l’organizzazione si prende cura e valorizza il proprio personale, si ha un conseguente aumento della qualità delle prestazioni erogate. Leggi
Il Network delle Cure per le malattie complesse. Il caso SLA
Il progetto SLANCIO (La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni Evolute) sviluppato dalla Fondazione ISTUD nel 2010, è nato con l’obiettivo di individuare delle best practices per la gestione della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) in qualità di malattia complessa da affrontare attraverso la realizzazione della continuità assistenziale tra le strutture dedicate e i territori di riferimento. Obiettivo primario del progetto del 2010, dopo aver inquadrato lo scenario delle malattie rare in Italia, è stato quello di sviluppare una conoscenza diretta e approfondita dei modelli organizzativi che sottostanno alle correnti procedure di diagnosi e cura delle persone con SLA in due realtà regionali: Lombardia e Veneto. Questo ha permesso di individuare quelle che sono definibili come best practices secondo una visione di governance integrata tra le parti sociali e sanitarie, con un coinvolgimento attivo dei diversi stakeholder che a vari livelli contribuiscono a definire il percorso della persona con SLA. Leggi
Libro bianco della Buona Sanità 2011
La raccolta sistematica e sistematizzata delle pratiche costituisce una risposta del sistema rispetto alle attuali ristrettezze economico finanziarie ed alla conseguente richiesta di una sostenuta azione di razionalizzazione nell’uso delle risorse. Lo scambio delle esperienze e degli strumenti, così come il confronto tra professionisti e la definizione di linee guida condivise, possono rappresentare una valida opportunità per soddisfare le aspettative istituzionali e dei cittadini in tema di appropriatezza, efficienza ed efficacia del sistema. Una volta accertati sul piano metodologico i sistemi identificativi delle buone/migliori pratiche aziendali, queste ultime devono essere portate a conoscenza dell’opinione pubblica con forte risalto per contrastare sul piano comunicativo la percezione di una sanità connotata esclusivamente da casi di mal-practice. Leggi
Logiche di governo del SSN
In un tempo non lontano, porre il problema della sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale appariva atteggiamento quasi blasfemo. Oggi è percepito dal mondo della sanità come l’autentica sfida del presente e del prossimo futuro. Non compete, è ovvio, alle direzioni delle aziende sanitarie interloquire sulla definizione delle risorse disponibili o sulla estensione dei servizi che si devono rendere all’utenza: queste sono scelte esclusivamente politiche. Leggi
SLA N.C.I.O. La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni evolute
La SLA è una malattia rara e complessa da un punto di vista clinico e gestionale, poiché richiede interventi e competenze multidisciplinari, degenerativa e invalidante, da affrontare attraverso la realizzazione della continuità assistenziale tra strutture sanitarie e territorio di riferimento. Molte iniziative sono nate in questi anni per rispondere ai bisogni di cura e gestione posti da questa malattia: dagli avanzamenti nella ricerca medica, nei dispositivi biomedicali, negli ausili tecnologici, dall’attenzione normativa rivolta alle patologie rare e all’integrazione socio-sanitaria, dal ruolo attivo delle associazioni di pazienti, dallo sviluppo di parametri pratici per la gestione della SLA etc. Leggi
Competenze e fabbisogni per lo sviluppo professionale del management SSN
Tutti i gruppi professionali presenti nelle Aziende Sanitarie, territoriali e ospedaliere, hanno intrapreso percorsi di crescita e di adeguamento professionale, non foss’altro perché questo è diventato sempre più nel tempo (dall’inizio degli anni novanta) un preciso obbligo, ripreso dalla legislazione nazionale e regionale e dai diversi CCNL e regolamentato dal sistema ECM. Nel caso dei ruoli di direzione generale, però, ci troviamo di fronte ad un gruppo professionale non solo più nuovo, come nascita e crescita, ma anche con caratteristiche proprie. Leggi
Organizzare la salute nel territorio
Questo volume propone, nella prima parte, un metodo comparativo di misurazione dei servizi sul territorio e confronta in ottica di benchmark i dati di costo e di attività di un campione di 13 aziende USL rappresentative dell’intera realtà italiana. L’analisi dei dati di dotazione strutturale, spesa e attività delle aziende, e la parallela ricerca di correlazioni tra variabili indipendenti (vale a dire frutto delle scelte strategiche delle aziende) e variabili dipendenti (ovvero i risultati in termini di efficienza nell’uso delle risorse e efficacia nella capacità di risposta ai bisogni della popolazione), costituiscono il primo passo per orientare le aziende verso una maggiore consapevolezza nel “governo” dei propri servizi sul territorio. Leggi
Il processo di budget e il suo impatto sul comportamento dei dirigenti territoriali
Due sono gli storici problemi critici dei servizi territoriali: la loro limitata strutturazione, almeno rispetto ai servizi diagnostici, di cura, di riabilitazione erogati da ospedali o da altri presidi e, come conseguenza diretta, la maggiore difficoltà di loro programmazione, controllo, valutazione. In parte queste caratteristiche sono connaturate ai servizi territoriali che sono “più vicini” alle persone nella fase di prevenzione o in quella precedente e successiva alla degenza in strutture e che quindi devono (o dovrebbero) adattarsi alle diversità dei contesti territoriali, socio-culturali e familiari in cui le persone vivono. Tuttavia, in molti casi, la limitata strutturazione e la debolezza del governo di tali servizi da parte delle aziende territoriali della salute, dipende dal mancato utilizzo di strumenti di management. Leggi
Analisi comparativa delle esperienze di aggregazione della domanda in Sanità
Fra i cambiamenti che negli ultimi anni hanno visto il settore della Sanità pubblica protagonista di sperimentazioni e soluzioni originali vi è indubbiamente quello relativo alla domanda aggregata; ossia più acquirenti (Aziende Sanitarie, Aziende Ospedaliere, IRCCS ecc.) si aggregano con l’obiettivo di ottenere una maggiore razionalizzazione nelle fasi di definizione della domanda, una gestione più efficace dei prodotti/servizi acquistati, un’economia di scala poiché a quantità maggiori possono ottenersi risparmi significativi. Leggi
Misurare e valutare l’integrazione professionale e la continuità delle cure
La continuità dello stato di salute delle persone e di gruppi di persone, come nel caso della “medicina di comunità o dell’igiene pubblica”, non può e non ha mai trovato continuità nell’offerta di servizi di tutela della salute. La percezione di un bisogno di salute (in presenza di una sintomatologia evidente e conclamata o di fronte a situazioni asintomatiche di malessere duraturo) e la richiesta di atti idonei a ricercare le cause di tali situazioni, diagnosi, cura, riabilitazione sono eventi discontinui. Il tema del rapporto tra “specializzazione” e “considerazione unitaria e complessiva” della persona che ha esigenze di salute è aperto sul piano scientifico della ricerca di procedure o metodiche assistenziali, forme di consultazione, organizzazione interdisciplinare dell’attività diagnostica, terapeutica e riabilitativa. Il dibattito è altresì aperto sul piano organizzativo in una realtà nella quale si sono sviluppate competenze professionali, istituzionali, del passaggio delle persone in diverse strutture al manifestarsi di differenti eventi. Leggi
Un modello per il governo del territorio delle Aziende Sanitarie
L’assistenza territoriale è una realtà ricca ed articolata, al centro di un ampio dibattito e di un periodo di grandi cambiamenti. La ricerca sui modelli organizzativi ed assistenziali ha però prodotto poche conoscenze utili alle Aziende, rispetto a quanto fornito nel campo dell’assistenza ospedaliera. Notevoli sforzi sono stati compiuti per trasferire parte delle risorse dall’assistenza ospedaliera a quella territoriale. Nel contempo è venuta meno una valutazione sistematica dei risultati ottenuti a seguito di questi processi di riallocazione delle risorse ed una riflessione sulla concreta capacità delle Aziende di guidare i professionisti che tali risorse utilizzano. Il mancato sviluppo di conoscenze è riconducibile all’estrema varietà ed eterogeneità delle prestazioni; alla complessità della misurazione dei risultati di salute dell’attività; all’interesse relativamente recente per questo livello assistenziale; alla peculiarità del ruolo dell’assistenza territoriale per i sistemi sanitari nazionali pubblici. Leggi
Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
Il volume raccoglie una serie di elaborazioni statistiche, corredati da grafici, sui dataset più rilevanti per le Aziende sanitarie, le Aziende ospedaliere e gli IRCCS Leggi