Archivi Categoria: Pubblicazioni

FIASO promuove attività di studio coinvolgendo le Direzioni strategiche delle sue associate, i responsabili di dipartimenti tecnici e medici, nonché importanti Centri di ricerca esterni. Vengono analizzate criticità e proposte soluzioni attraverso una rigorosa metodologia di ricerca e confronto, con l’obiettivo di supportare le Associate nella loro “missione”, che è quella di agire e operare per assicurare agli utenti i migliori servizi possibili e a tutti i cittadini la garanzia di una gestione trasparente, efficace, sostenibile.

Ecco le nostre ultime pubblicazioni:

Il progetto Index: indicatori di processo diagnostico terapeutico, assistenziale (PDTA) nel carcinoma mammario

01/10/2012
 

L’alleanza tra manager sanitari e professionisti è rappresentativa di come il processo di valutazione di un percorso di cura debba seguire delle logiche condivise, conciliando punti di vista differenti sul piano della sostenibilità di sistema e dell’efficienza del processo assistenziale. I criteri di sostenibilità ed efficienza sono, ora più che mai, dei punti chiave per garantire una sanità “per tutti”. La necessità di mantenere il sistema sostenibile, di evitare gli sprechi, e di ottimizzare l’efficienza dei processi migliorandone l’appropriatezza delle cure, ha fatto sì che i programmi di valutazione e di misurazione in sanità diventassero sempre più importanti, costituendo una preziosa fonte informativa per l’attuazione di eventuali interventi correttivi. Leggi

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ICT in sanità: standard e proposte

01/06/2012
 

Il processo di aziendalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale ha indotto le Direzioni delle Aziende Sanitarie a promuovere lo sviluppo di Sistemi Informativi che rispondessero nel tempo alle esigenze di gestione. Abbiamo assistito, nell’ultimo ventennio, ad una significativa evoluzione della tecnologia e al progressivo aumento dell’offerta di software che via via hanno permesso di informatizzare processi amministrativi, sanitari, di controllo e monitoraggio delle nostre aziende. In modo più o meno complice, anche i meno innamorati della tecnologia hanno assistito all’introduzione di nuovi strumenti che spesso hanno contribuito a fornire una visione sempre più unitaria del nostro patrimonio informativo assistendoci nella gestione dei dati di sintesi e nel monitoraggio delle attività a supporto delle scelte che quotidianamente siamo chiamati a fare. Leggi

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Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie

01/03/2012
 

Il concetto di salute organizzativa suggerisce che le organizzazioni possano contribuire o meno al benessere e influire direttamente sullo stato di salute dell’intero sistema, attraverso la definizione dei contenuti del lavoro e l’adozione di alcune pratiche organizzative e relazionali. Allo stesso tempo, i lavoratori possono ampiamente contribuire al successo della loro organizzazione a patto che si creino le condizioni per la loro sicurezza, per il soddisfacimento dei bisogni di significato e di riconoscimento, per la considerazione delle esigenze di apprendimento, informazione ed equità. Quando l’organizzazione si prende cura e valorizza il proprio personale, si ha un conseguente aumento della qualità delle prestazioni erogate. Leggi

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Il Network delle Cure per le malattie complesse. Il caso SLA

10/01/2012
 

Il progetto SLANCIO (La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni Evolute) sviluppato dalla Fondazione ISTUD nel 2010, è nato con l’obiettivo di individuare delle best practices per la gestione della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) in qualità di malattia complessa da affrontare attraverso la realizzazione della continuità assistenziale tra le strutture dedicate e i territori di riferimento. Obiettivo primario del progetto del 2010, dopo aver inquadrato lo scenario delle malattie rare in Italia, è stato quello di sviluppare una conoscenza diretta e approfondita dei modelli organizzativi che sottostanno alle correnti procedure di diagnosi e cura delle persone con SLA in due realtà regionali: Lombardia e Veneto. Questo ha permesso di individuare quelle che sono definibili come best practices secondo una visione di governance integrata tra le parti sociali e sanitarie, con un coinvolgimento attivo dei diversi stakeholder che a vari livelli contribuiscono a definire il percorso della persona con SLA. Leggi

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Libro bianco della Buona Sanità 2011

01/12/2011
 

La raccolta sistematica e sistematizzata delle pratiche costituisce una risposta del sistema rispetto alle attuali ristrettezze economico finanziarie ed alla conseguente richiesta di una sostenuta azione di razionalizzazione nell’uso delle risorse. Lo scambio delle esperienze e degli strumenti, così come il confronto tra professionisti e la definizione di linee guida condivise, possono rappresentare una valida opportunità per soddisfare le aspettative istituzionali e dei cittadini in tema di appropriatezza, efficienza ed efficacia del sistema. Una volta accertati sul piano metodologico i sistemi identificativi delle buone/migliori pratiche aziendali, queste ultime devono essere portate a conoscenza dell’opinione pubblica con forte risalto per contrastare sul piano comunicativo la percezione di una sanità connotata esclusivamente da casi di mal-practice. Leggi

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Logiche di governo del SSN

01/07/2011
 

In un tempo non lontano, porre il problema della sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale appariva atteggiamento quasi blasfemo. Oggi è percepito dal mondo della sanità come l’autentica sfida del presente e del prossimo futuro. Non compete, è ovvio, alle direzioni delle aziende sanitarie interloquire sulla definizione delle risorse disponibili o sulla estensione dei servizi che si devono rendere all’utenza: queste sono scelte esclusivamente politiche. Leggi

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SLA N.C.I.O. La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni evolute

01/06/2010
 

La SLA è una malattia rara e complessa da un punto di vista clinico e gestionale, poiché richiede interventi e competenze multidisciplinari, degenerativa e invalidante, da affrontare attraverso la realizzazione della continuità assistenziale tra strutture sanitarie e territorio di riferimento. Molte iniziative sono nate in questi anni per rispondere ai bisogni di cura e gestione posti da questa malattia: dagli avanzamenti nella ricerca medica, nei dispositivi biomedicali, negli ausili tecnologici, dall’attenzione normativa rivolta alle patologie rare e all’integrazione socio-sanitaria, dal ruolo attivo delle associazioni di pazienti, dallo sviluppo di parametri pratici per la gestione della SLA etc. Leggi

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Competenze e fabbisogni per lo sviluppo professionale del management SSN

01/05/2010
 

Tutti i gruppi professionali presenti nelle Aziende Sanitarie, territoriali e ospedaliere, hanno intrapreso percorsi di crescita e di adeguamento professionale, non foss’altro perché questo è diventato sempre più nel tempo (dall’inizio degli anni novanta) un preciso obbligo, ripreso dalla legislazione nazionale e regionale e dai diversi CCNL e regolamentato dal sistema ECM. Nel caso dei ruoli di direzione generale, però, ci troviamo di fronte ad un gruppo professionale non solo più nuovo, come nascita e crescita, ma anche con caratteristiche proprie. Leggi

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Organizzare la salute nel territorio

01/04/2010
 

Questo volume propone, nella prima parte, un metodo comparativo di misurazione dei servizi sul territorio e confronta in ottica di benchmark i dati di costo e di attività di un campione di 13 aziende USL rappresentative dell’intera realtà italiana. L’analisi dei dati di dotazione strutturale, spesa e attività delle aziende, e la parallela ricerca di correlazioni tra variabili indipendenti (vale a dire frutto delle scelte strategiche delle aziende) e variabili dipendenti (ovvero i risultati in termini di efficienza nell’uso delle risorse e efficacia nella capacità di risposta ai bisogni della popolazione), costituiscono il primo passo per orientare le aziende verso una maggiore consapevolezza nel “governo” dei propri servizi sul territorio. Leggi

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Il processo di budget e il suo impatto sul comportamento dei dirigenti territoriali

01/04/2010
 

Due sono gli storici problemi critici dei servizi territoriali: la loro limitata strutturazione, almeno rispetto ai servizi diagnostici, di cura, di riabilitazione erogati da ospedali o da altri presidi e, come conseguenza diretta, la maggiore difficoltà di loro programmazione, controllo, valutazione. In parte queste caratteristiche sono connaturate ai servizi territoriali che sono “più vicini” alle persone nella fase di prevenzione o in quella precedente e successiva alla degenza in strutture e che quindi devono (o dovrebbero) adattarsi alle diversità dei contesti territoriali, socio-culturali e familiari in cui le persone vivono. Tuttavia, in molti casi, la limitata strutturazione e la debolezza del governo di tali servizi da parte delle aziende territoriali della salute, dipende dal mancato utilizzo di strumenti di management. Leggi

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Analisi comparativa delle esperienze di aggregazione della domanda in Sanità

01/12/2009
 

Fra i cambiamenti che negli ultimi anni hanno visto il settore della Sanità pubblica protagonista di sperimentazioni e soluzioni originali vi è indubbiamente quello relativo alla domanda aggregata; ossia più acquirenti (Aziende Sanitarie, Aziende Ospedaliere, IRCCS ecc.) si aggregano con l’obiettivo di ottenere una maggiore razionalizzazione nelle fasi di definizione della domanda, una gestione più efficace dei prodotti/servizi acquistati, un’economia di scala poiché a quantità maggiori possono ottenersi risparmi significativi. Leggi

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Misurare e valutare l’integrazione professionale e la continuità delle cure

01/06/2009
 

La continuità dello stato di salute delle persone e di gruppi di persone, come nel caso della “medicina di comunità o dell’igiene pubblica”, non può e non ha mai trovato continuità nell’offerta di servizi di tutela della salute. La percezione di un bisogno di salute (in presenza di una sintomatologia evidente e conclamata o di fronte a situazioni asintomatiche di malessere duraturo) e la richiesta di atti idonei a ricercare le cause di tali situazioni, diagnosi, cura, riabilitazione sono eventi discontinui. Il tema del rapporto tra “specializzazione” e “considerazione unitaria e complessiva” della persona che ha esigenze di salute è aperto sul piano scientifico della ricerca di procedure o metodiche assistenziali, forme di consultazione, organizzazione interdisciplinare dell’attività diagnostica, terapeutica e riabilitativa. Il dibattito è altresì aperto sul piano organizzativo in una realtà nella quale si sono sviluppate competenze professionali, istituzionali, del passaggio delle persone in diverse strutture al manifestarsi di differenti eventi. Leggi

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