Archivi Categoria: Rassegna STAMPA
“Non gettare la lezione del Covid: portiamoli dove ci sono i malati”
“Bisogna ripensare a un nuovo modello nei rapporti tra università e Servizio sanitario nazionale che valorizzi didattica e ricerca ma che tenga conto anche dell’assoluta necessità di non sprecare più risorse preziose”. Giovanni Migliore è presidente di Fiaso – la federazione dei manager di Asl e ospedali – ed è anche Dg del Policlinico di Bari dove lavorano “fianco a fianco personale ospedaliero, universitario e specializzandi” e quindi conosce bene questi problemi che si trascinano da anni. Leggi
75 anni di Oms. Ma l’obiettivo di curare tutti resta lontano
di Paolo Petralia, Vicepresidente vicario di Fiaso e Dg Asl 4 Liguria Settantacinque anni fa, “per la prima volta nella … Leggi
Migliore (Fiaso): “Non possiamo pagare i medici come vent’anni fa, va eliminato tetto di spesa”
“Ci vogliono degli interventi precisi in sanità, dobbiamo ripartire dal nostro personale. Noi oggi abbiamo la stessa possibilità di pagare il nostro personale che avevamo vent’anni fa. Non è possibile, va eliminato il tetto di spesa”: lo dice Giovanni Migliore, presidente di Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) ai microfoni di Fanpage.it. Leggi
Riforma culturale
Occorre partecipare tutti insieme ad un processo di riforma del nostro sistema sanitario che ricomponga, nel suo universalismo, sodalismo ed equità di accesso, qualità ed efficacia Leggi
L’intervista a Giovanni Migliore, Presidente della Fiaso. “Sanità, rischio crac: l’inflazione fa crescere i costi di 1,5 miliardi”
“Dobbiamo ancora attenerci a un tetto di spesa per il personale sanitario dipendente del tutto anacronistico: è stato fissato nel 2004. Mentre non abbiamo vincoli, se non quelli imposti dal bilancio, per reclutare medici e infermieri con contratti libero-professionali”. È solo uno dei paradossi del servizio sanitario nazionale. Anche per questo, secondo Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, “il modello su cui si regge il sistema va ripensato e va assolutamente incrementato il fondo nazionale”. Leggi
Regole Covid, l’odissea delle visite ai ricoverati. Il ministero: ora si cambia
Dopo l’emergenza pandemica gli ospedali permettono poche visite e in tempi brevi. Può andare un solo congiunto, per non più di 10 minuti al giorno, a volte neanche tutti i giorni. Ma il ministero della Salute è intenzionato a cambiare: il ministro Orazio Schillaci lavora a una revisione delle misure più restrittive. Leggi
Fiaso: un intervento straordinario e d’emergenza per rafforzare gli organici
Oltre 1 miliardo in meno negli ultimi 10 anni per il personale dipendente in sanità. I dati dell’Istat evidenziano nel periodo 2008-2019 una significativa riduzione della spesa dello Stato dovuta a pensionamenti, mancanza di turn over, trasferimenti a sanità privata, tetti di spesa per il personale. Tutti fattori che hanno determinato per gli ospedali e le aziende sanitarie pubbliche la perdita di migliaia di professionisti. L’inversione di tendenza su spesa e assunzioni si è avuta negli anni del Covid, ma le carenze strutturali restano. Leggi
Regista del cambiamento
In questo tempo di prospettive post-pandemiche, la sanità pubblica italiana sta attraversando un momento particolarmente critico da diversi punti di vista, ma potenzialmente altrettanto ricco di occasioni di miglioramento Leggi
In corsia oltre 20mila sanitari a gettone ed è boom di costi
Crescono medici e infermieri affittati dalle cooperative per coprire i turni, ma il costo per gli ospedali arriva al triplo di un assunto Leggi
Nella sanità del futuro
Negli ultimi due anni, le Aziende sanitarie e ospedaliere sono state chiamate ad accompagnare la transizione verso una nuova normalità che convive con la crisi e l’uscita dallo stato di emergenza. Al contempo, sono state investite dal compito di implementare l’innovazione disegnata nel Pnrr, con le riforme, i progetti e i tempi cadenzati per la sua realizzazione nei prossimi quattro anni. Leggi
In sicurezza
Riflettere su ciò che vorremmo, sul futuro della sanità, se questo esercizio tiene saldamente insieme visionarietà e pragmatismo, può essere utile ad orientare le policy, e aiutare a comprendere di più e meglio a che punto siamo. Leggi
Se si spengono gli ospedali
Il “caro energia” potrebbe trasformarsi in un’urgenza drammatica per le strutture della sanità, costrette ad affrontare bollette sempre più onerose. Un’esplosione dei costi che non può portare a una razionalizzazione nell’utilizzo di macchinari e riscaldamenti. E il rischio è che si rinunci a nuove assunzioni e alla stabilizzazione dei precari in un momento in cui mancano all’appello decine di migliaia di medici. Leggi