Una mappa di alcuni degli interventi in corso da nord a sud per proteggere i pazienti fragili dall’emergenza caldo. Il presidente Fiaso, Migliore: “Grande attenzione per evitare iperafflusso nei pronto soccorso nei prossimi giorni”.
Monitorare i pazienti fragili al proprio domicilio e tenere tutti i canali di comunicazione aperti con i cittadini, dai tradizionali numeri verdi ai social network, per prevenire scompensi cardiaci, respiratori o metabolici le cui complicanze potrebbero rendere necessario il ricovero in ospedale.
Il telemonitoraggio e l’assistenza domiciliare fanno parte della strategia che le aziende sanitarie hanno messo in campo per fronteggiare al meglio l’ondata di calore che da alcuni giorni si è riversata sul nostro Paese.
“Far ricorso all’assistenza domiciliare è il modo più efficace per affrontare questa situazione anomala dovuta al perdurare di alte temperature nel nostro Paese”, spiega Giovanni Migliore, presidente della Fiaso. “Le aziende si sono organizzate e stanno consolidando nuove modalità di intervento basate anche sulle nuove tecnologie. Grazie a piattaforme di telemonitoraggio e alla collaborazione dei medici di medicina generale, vengono individuati e chiamati attivamente i pazienti fragili. In caso di fattori di rischio sono raggiunti a casa dal medico. Dobbiamo mettere in campo la lezione che abbiamo imparato nell’emergenza Covid per evitare che si arrivi a intasare i pronto soccorso negli ospedali”, evidenzia il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere.
Qualche esempio dei servizi attivati: la Asl Roma 1 utilizza la piattaforma regionale “Lazio advice” per assistere secondo diversi gradi di priorità gli over 65 maggiormente suscettibili alle ondate di calore; l’Asl Roma 4 sta organizzando in due distretti servizi di telemedicina cardiologica; l’azienda Usl di Bologna, con il progetto e-Care, effettua recall periodici sulla popolazione fragile. Servizi analoghi sono previsti dall’Asst della Provincia di Lecco e dall’Agenzia per la Tutela della Salute di Pavia. Nell’azienda Usl di Modena, inoltre, è attivo un supporto caregiver con la consegna a domicilio di medicinali per risparmiare l’uscita di casa ai soggetti fragili.
Comunque nei pronto soccorso si stanno predisponendo posti letto aggiuntivi, come confermato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Pisana e si è registrato un aumento degli accessi registrati per colpi di calore al Policlinico Tor Vergata e all’ospedale di Sassari negli ultimi giorni.
Nelle aree turistiche, la Ausl di Ferrara ha predisposto postazioni del 118. La Asm Matera ha attivato guardie mediche aggiuntive sulla fascia costiera jonica. Per i prossimi giorni è previsto un continuo monitoraggio della situazione dalla Asl Napoli 1, dalla Asl Vc Piemonte, dall’ausl-Irccs di Reggio Emilia.
“L’attenzione continuerà ad essere alta anche nei prossimi giorni, le aziende sanitarie garantiranno come sempre la massima cura e assistenza a coloro che ne hanno bisogno. Grazie all’unità e alla collaborazione di tutti, siamo fiduciosi che supereremo con successo questa emergenza legata alle alte temperature, proteggendo la salute dei cittadini fragili e mitigando l’impatto sul sistema ospedaliero”, conclude Migliore.