Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 7/11/2021
La quarta rilevazione sui ricoverati per COVID-19 del 07/11/2021 si è arricchita con ulteriori ospedali per un totale di 21 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.
I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 07/12/2021 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
In questa rilevazione, come nelle successive, si sono distinti i ricoverati nei reparti ordinari di area medica da quelli delle terapie intensive.
Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 21 ospedali
Il totale dei pazienti ricoverati sia in reparto ordinario che in terapia intensiva è di 1041. Con la seguente distribuzione:
Femmine 43% Maschi 57%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 49% | 74,4 | 85% |
Non vaccinati | 51% | 63,8 | 50% |
A) Pazienti ricoverati nei reparti COVID incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive
Totale 924
Femmine 44% Maschi 56%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 52% | 74,7 | 85% |
Non vaccinati | 48% | 64,3 | 49% |
B) Pazienti ricoverati in terapia intensiva
Totale 117 (12,7% dei ricoverati per COVID)
Femmine 35% Maschi 65%
% sul totale | Età media pond. | Comorbidità | |
Vaccinati | 25% | 69,0 | 86% |
Non vaccinati | 75% | 61,2 | 56% |
Commento e Interpretazione dei dati
Per i pazienti adulti su questo campione allargato si conferma una prevalenza di soggetti di sesso maschile fra i ricoverati, tale differenza si accentua nettamente nelle terapie intensive.
Mentre nei ricoveri ordinari la proporzione fra vaccinati e non è simile, nelle intensive è estremamente diversa, con una netta prevalenza dei non vaccinati che hanno inoltre una età nettamente più giovane. Mentre sorprende che anche complessivamente l’età media nelle intensive appare più bassa che fra i ricoverati nei reparti ordinari. E’ fra l’altro interessante anche la differenza del range di età che fra i vaccinati è fra 47 e 85 anni e fra i non vaccinati fra 21 e 83 anni.
Sia in ordinario che nelle intensive il numero di vaccinati con comorbidità è rilevante e molto maggiore rispetto ai non vaccinati.
Infine occorre sottolineare che fra i vaccinati ricoverati nelle intensive il maggior numero (70%) aveva ricevuto l’ultima dose di vaccino fra quattro e sei mesi prima, mentre nessuno l’aveva ricevuta entro tre mesi prima del ricovero. Questo da una parte suggerisce la buona protezione della vaccinazione nei primi mesi, dall’altra conferma una volta di più l’importanza di una anticipazione della terza dose soprattutto per gli anziani fragili.
C) Ricoveri pediatrici
Sono 19 i pazienti <18 anni ricoverati per COVID di cui 1 in terapia intensiva, così ripartiti
Femmine 11 – Maschi 8.
10 fra 0 e 4 anni
5 fra 5 e 11 anni
4 fra 12 e 18 anni
Nessuno di quest’ultima classe di età era vaccinato
Tre bambini avevano comorbidità rilevanti.
Trend settimanale
Gli scostamenti settimanali sono calcolati sui 16 ospedali inclusi nelle tre precedenti rilevazioni.
Per gli adulti si conferma la crescita del numero dei ricoverati rispetto alla settimana precedente. Tuttavia il confronto di questa crescita con quella registrata la settimana scorsa mostra un lieve rallentamento (l’aumento registrato è del 10,1% mentre la settimana precedente si era osservato un aumento dell’11,5%).
Si osserva anche una diversa composizione della crescita per genere. Mentre nella settimana precedente la crescita riguardava soprattutto i maschi, questa settimana sono le femmine a crescere di più.
È anche invertito l’incremento per quanto riguarda le categorie dei vaccinati. La settimana scorsa preoccupava l’aumento dei vaccinati fra i ricoverati superiore all’aumento dei non vaccinati. Questa settimana invece la crescita maggiore si ha fra i non vaccinati.
Ancor più evidente è la crescita differenziale nelle terapie intensive, con netto incremento dei non vaccinati e una lieve diminuzione fra i vaccinati
Un lievissimo aumento (2 casi in più) si registra per i ricoverati in reparti COVID pediatrici, che possono considerarsi stabili.