Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 21/11/2023
La nuova rilevazione dei ricoveri per pazienti PER e CON COVID in data odierna conta 14 ospedali partecipanti più quattro pediatrici.
La sorveglianza attuale, a differenza di quella degli anni precedenti, non distingue fra pazienti vaccinati e non vaccinati, in quanto è di difficile valutazione l’effetto di vaccinazioni fatte a distanza di molti mesi o di anni. Un eventuale nuovo inserimento dei dati vaccinali potrà essere incluso in futuro a seconda delle caratteristiche epidemiche che si presenteranno.
Viene rilevato anche il numero di comorbidità per i pazienti ricoverati PER COVID.
I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 21/11/2023 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:
Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree
Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie
Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 14 ospedali
Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 376. Osserviamo 92 ricoverati in più della settimana precedente, un sensibile aumento (+32,4%) che tuttavia per i PER COVID è minore (19 pazienti in più = + 26,4%).
A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 14 ospedali
Totale 91 (25,1% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 56% Maschi 44% Età media ponderata 77,5 aa.
P. con comorbidità 93,4%
Numero comorbidità
Nessuna = 6
Una = 20
Due = 21
Tre = 17
Quattro e più = 27
P. con durata della degenza > 30gg: 1
A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 14 ospedali
Totale 272 (74,9% dei ricoverati in area COVID)
Femmine 47% Maschi 53% Età media ponderata 76,4 aa.
B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 14 ospedali
Totale 0
Femmine Maschi Età media pond.
Comorbidità
Nessuna =
Una =
Due =
Tre =
Quattro e più =
B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 14 ospedali
Totale 13
Femmine 4 Maschi 9 Età media pond. 71,6 aa.
C) Ricoveri pediatrici (7 Ospedali)
I casi pediatrici complessivi sono sei di cui tre PER COVID, una femmina e due maschi, tutti e tre sono nella classe 0-4 anni, uno di loro è sotto i sei mesi. Nessun bambino presenta comorbidità.
Tre bambini sono ricoverati CON COVID, due femmine e un maschio. Due sono sotto i sei mesi e uno ha fra i 12 e i 18 anni.
Non si riscontrano casi in terapia intensiva né PER né CON COVID.
Non sono riportati casi di MIS-C.
Commento e Interpretazione dei dati
I ricoverati in ordinario per infezione da SARS COV-2 nei 14 nosocomi che hanno prodotto i dati fanno registrare una tendenza all’aumento (+32,4%). I ricoverati PER COVID in ordinario aumentano di 19 unità facendo registrare un aumento del 26,4%. La crescita dei CON COVID è più marcata (+38,1%). Molto migliore è la situazione in terapia intensiva in cui questa settimana non osserviamo alcuna degenza PER COVID e tre pazienti in più CON COVID rispetto alla scorsa rilevazione.
Permane altissima la percentuale dei ricoverati PER COVID in ordinario con comorbidità (93,4%) con oltre il 70% di polimorbidi. L’età media di questi pazienti è di 77,5 anni. Il 75% dei ricoverati adulti positivi al virus sono in ospedale per altre cause ed affetti da infezione senza sintomi rilevanti da riferire al COVID.
Le terapie intensive sono libere da pazienti PER COVID.
Le ricoverate donne PER COVID in ordinario permangono in maggioranza. Questa differenza di genere non è confermata fra i CON COVID. Da notare comunque che tale rilievo è l’inverso di quanto continuativamente osservato negli anni precedenti. Se si tratti di una differenza non casuale lo si potrà ipotizzare valutando il dato nelle prossime rilevazioni.
La situazione epidemica questa settimana mostra un segno diverso, l’aumento complessivo, ma soprattutto quello a carico dei CON COVID, fa pensare ad una maggiore circolazione del virus, anche se sembra causare quadri patologici di gravità contenuta come indicano il relativo minor aumento di ricoveri PER COVID e l’assenza di tali casi nelle terapie intensive. Gli anziani fragili sono la categoria più colpita a cui rivolgere la massima attenzione.
La situazione in pediatria è molto diversa e non si discosta da quella precedente con un numero molto basso di ricoveri e la totale assenza di casi nelle terapie intensive. I rari ricoveri continuano a concentrarsi fra i bambini più piccoli.