“È con profonda tristezza e dolore che esprimiamo la nostra più sentita solidarietà alla famiglia della dottoressa Capovani e a tutta la comunità della Ausl Toscana Nord Ovest e dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. La morte della psichiatra aggredita venerdì scorso davanti all’ospedale di Pisa da un ex paziente è solo l’ultimo episodio in una serie di atti violenti contro il personale medico in Italia, e la violenza nei confronti degli operatori sanitari è un fenomeno inaccettabile e preoccupante che deve essere fermato; nessuno può sentirsi autorizzato a commettere atti di violenza contro i professionisti della salute che lavorano per il bene della comunità”. Così Giovanni Migliore, Presidente di Fiaso, ha commentato l’uccisione della psichiatra Barbara Capovani a opera di un ex paziente avvenuta venerdì all’ospedale Santa Chiara di Pisa.
“Questo drammatico episodio tuttavia deve obbligarci ad una riflessione profonda sulla presa in carico di questi pazienti – prosegue Migliore -. In particolare Comuni e Prefetture devono collaborare con le istituzioni sanitarie per promuovere un miglioramento dell’assistenza di persone adulte con problemi di salute mentale che spesso, se non hanno una rete familiare di protezione, si sentono abbandonati e trovano nei centri di salute mentale l’unico riferimento sul territorio di ascolto e gestione delle ricadute sociali”.