Report Ospedali sentinella – 15 novembre 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 15/11/2022

La rilevazione N. 47 sui ricoverati per COVID-19 del 15/11/2022 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. La ASL di Foggia non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 15/11/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 482, diminuiti del 2,4% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 171 (36,8% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 38,0%            Maschi 62,0%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati76,0%75,290,0%
Non vaccinati24,0%74,785,4%

Vaccinati da più di 180 giorni 73,8%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 293 (63,2% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 43,7% Maschi 56,3%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati79,9%76,7
Non vaccinati20,1%73,6

Vaccinati da oltre 180 giorni 72,2%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali    

Totale 12 (37,0% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 1        Maschi 11

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati9/1270,38/9
Non vaccinati3/1280,02/3

Vaccinati da più di 180 giorni 9/9

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali

Totale 6 (63,0% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 5        Maschi 1

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati5/678,0
Non vaccinati1/669,0

Vaccinati da più di 180 giorni 3/5

Commento e Interpretazione dei dati

I ricoverati con infezione da SARS-COV2 nel complesso fanno rilevare una minima contrazione (12 ricoverati in meno pari al 2,4%) rispetto alla settimana scorsa. In ordinario calano i PER COVID in modo piuttosto netto (-15,8%) mentre i CON COVID salgono dell’11%.

Nelle terapie intensive si trova di nuovo una stabilità dei ricoverati con le usuali oscillazioni sia per i PER COVID (2 ricoverati in più) sia per i CON COVID (11 ricoverati in meno).

Si avvicinano le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati in ordinario PER COVID. Come di consueto non sono indicative le differenze di età nelle intensive, in cui questa settimana colpisce l’età molto avanzata dei non vaccinati, ovvero proprio di coloro che più di altri avrebbero bisogno della protezione vaccinale.

La percentuale di donne in ordinario permane bassa e si attesta al 38%. Nelle intensive abbiamo solo una donna ricoverata PER COVID.

La proporzione dei ricoverati in ordinario non vaccinati sfiora il 25% questa settimana. Nelle terapie intensive troviamo tre non vaccinati su dodici ricoverati PER COVID.

Si conferma l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità, mentre si riduce di poco la percentuale dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi. La corretta tempistica delle vaccinazioni è ancora ben lontana dall’essere conseguita, nonostante, in questo periodo in cui le misure di prevenzione generale si sono ridotte, rimanga uno dei pochi mezzi per ridurre la frequenza dei ricoveri.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I ricoveri per infezione da SARS COV-2 negli adulti si confermano in leggera diminuzione. Riguardo ai PER COVID possiamo affermare che c’è una riduzione piuttosto sensibile, mentre i CON COVID seguono un andamento poco lineare, con una crescita in ordinario e una riduzione nelle intensive. Sempre nelle intensive si può considerare stabile il numero dei ricoverati. Permane dunque il basso livello di occupazione in tali reparti. La fase di epidemia persistente, ma di forme meno severe è ancora confermata.
  2. Le proporzioni di non vaccinati questa settimana in ordinario giungono quasi al 25%. Nelle intensive i numeri sono molto bassi e non si possono trarre conclusioni rispetto alla frequenza di soggetti non vaccinati in tali reparti.
  3. Riprende un piccolo calo dei ricoverati vaccinati da oltre 180 giorni, ma la proporzione è ancora alta e testimonia lo scarso ricorso alla quarta dose. Questo rappresenta un problema per i soggetti con comorbidità, come dimostra la loro massiccia presenza fra i ricoverati.
  4. Nelle classi di età pediatriche si osserva una lieve diminuzione soprattutto fra i PER COVID. Di nuovo sono vuote le terapie intensive di casi PER COVID.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 17 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, incluso un caso in terapia intensiva CON COVID. Nessun caso di MIS-C è stato riportato. C’è una lieve diminuzione complessiva dei casi (-4). Le oscillazioni questa settimana sono in discesa, il numero dei ricoverati è sempre molto limitato.

I PER COVID in ordinario sono otto, cinque in meno della settimana passata. Le femmine sono cinque. Nella classe 0-4 anni ci sono sei ricoverati di cui cinque sotto i sei mesi. Inoltre ci sono due bambini della classe 5-11 e nessuno fra i 12 e i 18 anni.

Cinque dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono otto, come la settimana precedente. Quattro sono nella classe 0-4, uno dei quali con meno di sei mesi, troviamo poi un soggetto nella classe 5-11 e tre fra i 12 e 18 anni.

Un soggetto di meno di sei mesi di età è ricoverato in terapia intensiva CON COVID.

Questa rilevazione mostra una lieve riduzione dei ricoverati in età pediatrica, soprattutto riferita ai casi PER COVID, mentre i CON COVID sono stabili.

Questo articolo è stato pubblicato in Ospedali sentinella e taggato , , , , .