La VBHC: dalla teoria alla pratica, un ponte per l’operatività
I sistemi sanitari di tutte le economie sviluppate, nonostante le differenze organizzative e gestionali, si trovano oggi ad affrontare le stesse sfide.
Dal punto di vista sociodemografico stiamo assistendo ad un progressivo invecchiamento della popolazione con conseguente aumento delle patologie, specialmente quelle croniche, causa di disabilità e mancata autosufficienza (si stima che circa il 70-80% delle risorse sanitarie a livello mondiale sia oggi speso per la gestione delle malattie croniche).
Questo trend oltre a far crescere la domanda di salute ne cambia anche i fondamentali: il paziente cronico, per la sua natura, richiede nel tempo più contatti con le strutture sanitarie e ha bisogno di un’assistenza continua e trasversale, non limitata alla sola fase di acuzie della malattia.
Contemporaneamente, la vertiginosa innovazione tecnologica contribuisce in modo significativo all’aumento del benessere e della salute delle persone ma comporta allo stesso tempo un aumento della spesa sanitaria.
Questo accade anche perché spesso l’adozione di nuove tecnologie va ad ampliare l’offerta erogata, invece di sostituire processi e procedure già esistenti.
Per anni, infatti, i settori sanitari hanno focalizzato la propria attività sull’aumento dell’accessibilità e del volume delle prestazioni erogate, tendendo a trascurare il valore effettivamente generato nei confronti del paziente.
In Italia si calcola che il 19% della spesa pubblica, almeno il 40% di quella delle famiglie ed il 50% di quella intermediata non migliorano salute e qualità di vita delle persone», mentre negli Stati Uniti questo valore è pari a 900 miliardi annui (circa il 25% della spesa sanitaria).
In particolare, i problemi principali che si sono generati e che i sistemi sanitari si trovano oggi ad affrontare sono:
- sovra-utilizzo di prestazioni e servizi inefficaci ed inappropriati, prestazioni a basso valore o a valore negativo, attività che difficilmente miglioreranno gli esiti del paziente e per il quali i potenziali rischi superano i possibili benefici;
- sotto-utilizzo di prestazioni e servizi a alto valore, efficaci ed appropriati, in grado di offrire le migliori performance in termini di esiti di salute.
L’allocazione di risorse sempre più scarse ha fatto sì che la spesa sanitaria venga “contenuta” secondo una logica per “silos”, che non distribuisce il valore dell’innovazione trasversalmente sull’intero percorso di cura del paziente.
La pandemia ha messo sotto pressione i Sistemi Sanitari di tutto il mondo ed ha colpito duramente anche il nostro Servizio Sanitario Nazionale, portandone alla luce tutte le sue debolezze.
La sostenibilità e la sopravvivenza del SSN passano, evidentemente, anche attraverso la definizione di scelte organizzativo-gestionali in grado di garantire livelli di salute sempre più elevati ed una sostenibilità finanziaria legata all’impiego razionale delle limitate risorse disponibili.
Per garantire da un lato la massima sostenibilità dei sistemi sanitari e dall’altro l’incremento della qualità del servizio offerto è possibile fare riferimento al Value Based Healthcare, un modello di ristrutturazione dei sistemi sanitari basato sulla massimizzazione del valore erogato nei confronti del paziente.
Un sistema, quello “value based”, che mette realmente “il paziente al centro” dal punto di vista organizzativo e clinico e che si concentra sul miglioramento continuo dei risultati, misurati secondo le aspettative dei pazienti, e sulla razionalizzazione nell’uso delle risorse, ovvero dei costi necessari per ottenere quei risultati.
La pandemia ha confermato, una volta di più, la necessità di orientarsi ad un approccio Value Based Healthcare (VBHC) come framework per affrontare il cambiamento e le sfide proposte, basandosi sulla centralità del valore per il paziente e la massimizzazione dello stesso in relazione al suo costo.
Un approccio che mette al centro il paziente ed affonda il suo senso intimo nella dimensione trasversale del suo percorso in forma di rete, nella multidisciplinarietà, nell’importanza della digitalizzazione e dei sistemi informativi integrati, nella necessità ed opportunità di raccogliere e analizzare i dati in approccio real world.
Un approccio conosciuto ma ancora estremamente sfidante nella sua effettiva applicazione che apre le porte ad una trasformazione del modo di pensare, programmare, valorizzare ed erogare l’assistenza sanitaria.
Il presente contributo intende proporre un approccio alla Value Based Healthcare attraverso una ricerca che integra principi/teoria con modelli ed esperienze reali, collocandosi all’interno di un progetto ed un percorso più ampio che ha come obiettivi principali:
- analizzare in maniera critica, integrata e sistemica la Value Based Healthcare attraverso una analisi capillare della letteratura, nonché la raccolta di esperienze realizzate sul campo, considerando un ambito di ricerca sia di livello nazionale che internazionale;
- definire un framework di riferimento per la valutazione delle condizioni di sviluppo dei sistemi di VBCH;
- favorire il benchmarking e stimolare il dibattito da parte dei principali attori dei modelli di governance e gestione sanitaria;
- valorizzare le esperienze VBHC realizzate dalle Aziende su specifiche aree di miglioramento;
- fornire uno schema operativo per la realizzazione di modelli aziendali Value Based.
Strumento di supporto alla realizzazione di obiettivi così ambiziosi è, altresì, la proposizione e l’analisi di una survey dedicata, che ha visto la partecipazione del 23% delle aziende associate a FIASO e che ha consentito di raccogliere informazioni preziose per poter misurare sul campo il livello di interesse, conoscenza ed applicazione della VBHC.
La survey, inoltre, ha consentito di tracciare e condividere un ponte che possa concretamente traghettare l’attuale sistema verso un modello Value oriented.
Inoltre, per completezza di analisi sul tema, sono state raccolte e riportate alcune esperienze reali di applicazione della VBHC nel contesto sanitario italiano, a dimostrazione della varietà degli ambiti di sperimentazione alle quali si presta, dai percorsi clinici alla gestione del procurement, dall’integrazione sul territorio all’analisi e riorganizzazione dei processi.
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