Report Ospedali sentinella – 14 giugno 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 14/6/2022

La rilevazione N. 31 sui ricoverati per COVID-19 del 14/6/2022 include 19 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 14/6/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

Questa settimana è stato interrotto il flusso sulle donne partorienti, in quanto i risultati da parecchie settimane ricalcavano sostanzialmente l’andamento registrato per il resto della popolazione. Si è inoltre semplificata la rilevazione sia per gli adulti che per i minori di 18 anni, visto che lo scarso numero di presenze in ospedale determinava una potenzialità informativa molto ridotta di alcune variabili.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 19 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 487 con una riduzione del 3,9% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 210 (45,7% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 38,1%            Maschi 61,9%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati76,2%74,393,1%
Non vaccinati23,8%73,788%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 249 (54,3% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 43,8% Maschi 56,2%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati84,7%72
Non vaccinati15,3%65,7

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 19 ospedali    

Totale 17 (60,7% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 5        Maschi 12

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati58,8%65,89/10
Non vaccinati41,2%73,9100%

Vaccinati da meno di 120 giorni 0

Vaccinati da oltre 120 giorni 10

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 19 ospedali

Totale 11 (39,3% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 2        Maschi 9

 totaleEtà media pond.
Vaccinati973,1
Non vaccinati250

Vaccinati da meno di 120 giorni 4

Vaccinati da oltre 120 giorni 7

Commento e Interpretazione dei dati

Questa settimana la riduzione dei ricoverati rallenta rispetto a tutto il periodo precedente (calo del 16,3%, 12,8%, 16%, 14,9%, 7,5% andando indietro dal 7 giugno al 10 maggio) che oggi si ferma al 3,9%. Sembra che ci sia una stabilità sostanziale nei dati, anche se man mano che i numeri si assottigliano la riduzione in termini percentuali può risultare meno netta. Il calo nei ricoveri PER COVID è di appena 2 soggetti mentre più netto è quello dei CON COVID (- 9,1%).  

Nelle terapie intensive i ricoveri continuano ad essere stabili fra i PER COVID, fra i CON COVID c’è una leggera risalita (tre casi in più).  Per la terza settimana di fila si registra una bassa percentuale di vaccinati nelle intensive, dopo un periodo in cui si sono sfiorate percentuali intorno all’80%.

La quota di donne ricoverate in ordinario PER COVID può ormai considerarsi standard, sempre intorno al 40%. Fra i CON COVID rimane un poco più alta, ma comunque inferiore a quella degli uomini.

La percentuale dei vaccinati con ciclo completo permane alta in ordinario, (76,2% fra i PER COVID, 84,7% fra i CON COVID)

Le comorbidità si confermano in valori altissimi sia in ordinario che nelle intensive, dove praticamente tutti i ricoverati sia vaccinati che non vaccinati presentano comorbidità.

La quota di donne in intensiva è minima troviamo cinque donne PER COVID e due CON COVID.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. La riduzione dell’impatto del COVID continua ma rallenta. La settimana passata si era evidenziata una riduzione dei PER COVID più rapida rispetto ai CON COVID, questa settimana si osserva l’inverso, ma non è la prima volta che le due tipologie di ricoverati si muovono asimmetricamente. 
  2. Nelle classi di età pediatriche osserviamo una stabilità. Per la quarta settimana di fina nessun bambino è in terapia intensiva PER COVID.
  3. Rimane alta la proporzione di vaccinati fra i ricoverati in ordinario ed anche dei vaccinati con terza dose. In terapia intensiva si nota l’alta prevalenza dei vaccinati da oltre 120 giorni. Si rinforza la convinzione della necessità di una maggiore attenzione nei tempi di somministrazione del vaccino e nella somministrazione della dose di richiamo.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi.
  2. La situazione dei pazienti con comorbidità costituisce un tema prioritario. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano ormai con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati
  5. La preponderanza dei casi CON COVID in area medica testimonia l’efficacia della protezione vaccinale da un lato e dall’altro la minor aggressività del virus attualmente circolante.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 27 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID fra cui un bambino ricoverato in terapia intensiva CON COVID e un caso di MIS-C.

La situazione mostra stabilità rispetto alla settimana scorsa.

I PER COVID in ordinario sono 20, tre in più rispetto alla precedente rilevazione. Le femmine sono nove ed è colpita principalmente la classe 0-4 anni con undici ricoveri inclusi tre casi sotto i sei mesi. Tre ricoverati sono fra 5 e 11 anni e sei fra i 12 e i 18 di cui cinque non vaccinati

Otto dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.

È riportato un caso di MIS-C.

I casi CON COVID sono leggermente diminuiti, sono sei, tre in meno della settimana scorsa. La ripartizione per classi di età è identica, due casi per ognuna delle classi. Entrambi i bambini della classe 0-4 hanno meno di sei mesi.

Anche questa volta non ci sono casi pediatrici in terapia intensiva PER COVID mentre abbiamo un maschio fra i 12 e i 18 anni non vaccinato in intensiva CON COVID.

L’andamento dei dati in pediatria fa segnare una stabilità con un aumento minimo dei casi PER COVID in ordinario. Per la quarta settimana consecutiva non ci sono soggetti PER COVID in terapia intensiva.

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