L’evento è stato organizzato da Fiaso e dall’Azienda Usl di Piacenza in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari
Un convegno sul tema della sicurezza degli operatori sanitari nei luoghi di cura, di fronte al ripetersi degli episodi di violenza che quotidianamente mettono in discussione la sicurezza di professionisti e cittadini, e il diritto alla salute. A organizzarlo, in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari indetta dal Ministero della Salute il 12 marzo, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) e l’Azienda Usl di Piacenza. L’evento si è tenuto venerdì 11 marzo nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni a Piacenza.
“Gli episodi di violenza nei luoghi di cura mettono a rischio il diritto alla tutela della salute costituzionalmente garantito. Fiaso ha chiesto e ottenuto l’introduzione di misure straordinarie, come il riconoscimento di un’aggravante specifica per l’aggressione diretta al personale sanitario – ha dichiarato Giovanni Migliore, Presidente della Federazione -. Siamo consapevoli tuttavia che oltre agli interventi di deterrenza, alla condanna senza se e senza ma di questi vergognosi atti di violenza, è indispensabile continuare giorno per giorno a promuovere la cultura della prevenzione, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e formazione come quella organizzata brillantemente oggi dalla Direttrice generale dell’Azienda Usl di Piacenza Giuliana Bensa e dalla Vicepresidente di Fiaso Eva Colombo: a loro va il grazie di tutta la comunità delle aziende sanitarie italiane”.
Il convegno si inserisce nel solco di un impegno che vede la Federazione da sempre particolarmente attenta, soprattutto nei confronti della prevenzione del rischio. Fiaso ha istituito, già da alcuni anni, un gruppo di lavoro specifico, che ha analizzato e stimato il fenomeno in tutte le sue dimensioni e avanzato alle istituzioni proposte di intervento che hanno condotto, tra l’altro, all’approvazione della Legge 113/2020. Sono parte di questo percorso iniziative come la stipula di protocolli operativi con le forze dell’ordine in caso di aggressioni nei luoghi di cura, e la costituzione di parte civile a fianco delle Aziende nei processi a carico dei responsabili di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. In questi giorni è stato formalmente istituito l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, promosso dal Ministero della Salute, al quale Fiaso parteciperà con un proprio rappresentante.