
La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti (delibera n. 9/SEZAUT/2025/QMIG del 4 aprile 2025, depositata l’8 aprile) ha risolto un importante contrasto interpretativo, stabilendo che il tetto di spesa per il personale del Servizio sanitario nazionale deve essere calcolato a livello regionale e non più a livello di singola azienda sanitaria. La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) accoglie con favore questa interpretazione, che consente una governance più coerente, realistica e sostenibile della spesa per il personale, a beneficio della tenuta e del rafforzamento del Servizio sanitario nazionale.
Il chiarimento è arrivato in seguito a una richiesta della Corte dei conti del Lazio, nell’ambito della parifica del bilancio della Asl Roma 1, e conferma l’impostazione già sostenuta dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La decisione apre dunque la strada a una programmazione più efficace e flessibile delle politiche del personale, permettendo alle Regioni di compensare eventuali sforamenti di spesa in alcune aziende con risparmi in altre, senza compromettere la capacità assunzionale complessiva del sistema sanitario.