Un nuovo approccio integrato per la salute mentale

La salute mentale deve diventare una priorità. L’impatto che ha sulla qualità della vita delle persone, sulla produttività e sulla sostenibilità dei sistemi sanitari è ormai evidente. Per questo il comitato di Presidenza della Fiaso ha inserito il tema tra quelli da affrontare quest’anno, assegnando una delega specifica al vicepresidente Quintavalle che partecipa in qualità di esperto al Tavolo sulla salute mentale, convocato dal Ministero della Salute.

“Il ministro Schillaci ha fatto coordinare dal professor Siracusano un Tavolo sulla salute mentale a cui io partecipo come esperto – spiega Quintavalle – Questo tavolo” ministeriale “sta rivedendo l’approccio non solo culturale, ma anche pratico, per affrontare la salute mentale”. Questo “è fondamentale perché, negli anni, c’è stata una disgiunzione tra quelle che erano le patologie di distretto e le patologie mentali. Oggi bisogna prendere il meglio da una parte e dall’altra e dare chiarezza di percorsi ai nostri pazienti. Sappiamo che dietro un paziente psichiatrico si cela una famiglia da formare, da reindirizzare e da supportare”.

Quando si parla di “disturbi neurologici e psichiatrici è necessario immaginare un cambiamento radicale, che parta da una prevenzione allargata in ottica One Health – rimarca Quintavalle – E’ indubbio che ambiente, clima, alimentazione e stili di vita, così come la dimensione relazionale, non possano essere slegati dal benessere fisico e mentale. E’ necessario affrontare le fragilità fin dalle prime fasi della vita, senza alimentare lo stigma, ma sviluppando nel territorio luoghi come Case della comunità, Ospedali di comunità e reti di supporto. Il medico di medicina generale chiaramente svolge un ruolo chiave, di primo filtro e indirizzo verso gli specialisti. Dobbiamo sentirci tutti coinvolti – enti locali, sanità ed associazionismo – per assicurare una presa in cura vicina alle persone”.

Questo articolo è stato pubblicato in Notizie, Press room